Il demanio sta maturando in queste ore a Roma il destino dell'affascinante isola davanti a Malamocco. Poveglia sarà messa in vendita.
Il dott. Ettore Cammarata conferma: "Decisione imminente", Ma il comune smentisce...
Comunque queste sono ore decisive per il futuro di Poveglia, dove il comune gradirebbe si insediassero attività che ne consentissero un riuso compatibile. Tra le idee, quella più probabile è il turismo giovanile promosso dal CTS, che aveva presentato un progetto per l'isola già nell'estate 2001, ottenendo una concessione per crearvi una struttura ricettiva da circa 300 posti letto dedicata a una clientela giovanile e dalle risorse modeste. Ironia della sorte, la pratica di concessione al Cts era stata appoggiata fin dal 1998 dall'allora sindaco, Massimo Cacciari, che aveva sventato il rischio di vendita dell'isola avvertendo Tesoro e Finanze che la sua destinazione urbanistica escludeva interventi immobiliari o commerciali, e che la giunta aveva adottato un piano di recupero fondato proprio sul progetto del Cts.
Sembrava fatta, non fosse che a fine 2001 l'imprenditore lidense Gianni De Col aveva fatto ricorso al Tar contro la concessione al Cts, esibendo una sua precedente domanda per un centro sportivo, mai presa in considerazione.
Il Tar gli aveva dato ragione, annullando la concessione al centro turistico studentesco.
Da allora la partita è rimasta in sospeso... Fino ad oggi.
Il dott. Ettore Cammarata conferma: "Decisione imminente", Ma il comune smentisce...
Comunque queste sono ore decisive per il futuro di Poveglia, dove il comune gradirebbe si insediassero attività che ne consentissero un riuso compatibile. Tra le idee, quella più probabile è il turismo giovanile promosso dal CTS, che aveva presentato un progetto per l'isola già nell'estate 2001, ottenendo una concessione per crearvi una struttura ricettiva da circa 300 posti letto dedicata a una clientela giovanile e dalle risorse modeste. Ironia della sorte, la pratica di concessione al Cts era stata appoggiata fin dal 1998 dall'allora sindaco, Massimo Cacciari, che aveva sventato il rischio di vendita dell'isola avvertendo Tesoro e Finanze che la sua destinazione urbanistica escludeva interventi immobiliari o commerciali, e che la giunta aveva adottato un piano di recupero fondato proprio sul progetto del Cts.
Sembrava fatta, non fosse che a fine 2001 l'imprenditore lidense Gianni De Col aveva fatto ricorso al Tar contro la concessione al Cts, esibendo una sua precedente domanda per un centro sportivo, mai presa in considerazione.
Il Tar gli aveva dato ragione, annullando la concessione al centro turistico studentesco.
Da allora la partita è rimasta in sospeso... Fino ad oggi.
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